Ultima modifica: 31 Agosto 2019

Storia della scuola

NASCITA: 1958

La Scuola “Antonio Scarpa” è nata nel 1958 in via Clericetti 22, come “speciale per subvedenti” o “ambliopi” per offrire a bambini con gravi minorazioni della vista, l’opportunità di essere seguiti didatticamente come ipovedenti, con un residuo visivo da sfruttare ed educare, piuttosto che essere inseriti negli Istituti per Ciechi e scolarizzati come “non vedenti”, come avveniva in quel tempo.

A tale scopo l’edificio è stato costruito con particolari accorgimenti architettonici (es: presenza di lucernari, oltre ad ampie finestre esposte ad est) per una illuminazione il più possibile naturale nelle aule e per facilitare gli spostamenti degli alunni.
La didattica differenziata seguiva metodi percettivo-sensoriali di vario tipo, da quelli ispirati alla Montessori e a Piaget, a metodi progettati dall’insegnante, secondo la necessità di quell’alunno in quel momento, tutti miranti allo svolgimento del normale programma ministeriale previsto per la scuola primaria.

Gli insegnanti, tutti specializzati, operavano anche in collaborazione con l’annesso “Centro di Oculistica Infantile” del Comune di Milano, diretto dalla dottoressa Contini Poli, prima, e Fioretti, dopo, e di vari Simee di zona, in particolare con quello di Zona 11, che offriva anche un servizio periodico di consulenza presso la scuola, per meglio seguire gli alunni segnalati.

La scuola, in quanto “speciale”, oltre agli insegnanti statali forniti di specializzazione, godeva del supporto di personale di assistenza agli alunni fornito dal Comune, come in tutte le scuole speciali presenti in Milano in quell’epoca.

I TEMPI CAMBIARONO E LA SCUOLA ASSUNSE UN NUOVO ASSETTO

A partire dal 1980, poiché i tempi erano ormai maturi per un inserimento completo degli alunni disabili nelle scuole “normali”, su progetto approvato dal Collegio Docenti e dal Consiglio di Circolo ed inviato al Ministero della Pubblica Istruzione, venne realizzata una sperimentazione didattica mirante ad una sorta di “inserimento alla rovescia” degli alunni con problemi visivi: si apriva la scuola alla zona, favorendo l’iscrizione di bambini vedenti del quartiere insieme a bambini subvedenti provenienti da tutte le zone di Milano ed anche dell’interland.

In questo modo era possibile salvaguardare e non sprecare le strutture e l’esperienza presenti nella scuola permettendo ai bambini subvedenti di usufruirne ancora, ma inseriti fra i normo vedenti. Nell’anno scolastico 1984/85 la “sperimentazione” viene dichiarata esaurita e consolidata in quanto tale ed il Comitato Tecnico Scientifico del Ministero auspicava il proseguimento dell’integrazione scolastica fra normo vedenti e subvedenti, per i buoni risultati ottenuti.

Fino all’anno scolastico 2007/2008 la scuola ha mantenuto l’apertura alla zona presentandosi come “speciale-integrata”, con un rapporto fra alunni “ipovedenti” o con ” problemi psicofisici di altro genere” e ” vedenti “di 1 a 4 , con classi non superiori a 17/19 alunni.

LA SCUOLA OGGI

A partire dall’anno scolastico 2008/09 la scuola ha perso la denominazione di scuola speciale e con essa la possibilità/specificità di avere un collegio composto da docenti specializzati per l’insegnamento agli alunni diversamente abili.

La scuola funziona totalmente a 40 ore settimanali, mantenendo nella propria organizzazione didattica metodologie percettivo- sensoriali consolidate da anni di esperienza nell’ambito dell’integrazione.